La Storia
La prima
nazionale a rappresentare a livello internazionale il territorio della Repubblica
ceca fu la nazionale del Regno di Boemia, all’epoca facente parte dell’impero
austro-ungarico. La Boemia giocò sette incontri amichevoli tra il 1903 e il
1908, i primi sei tutti contro l’Ungheria (anch’essa appartenente all’impero
asburgico) e uno contro l’Inghilterra. Dopo la prima guerra mondiale, con la
nascita ufficiale del nuovo stato della Cecoslovacchia, venne formata anche la relativa
nazionale.
La
Cecoslovacchia ha esordito ufficialmente nel 1920 con un perentorio 7-0 alla
Yugoslavia e, nel corso della sua lunga storia durata fino al 1993, si è
imposta come una delle nazionali più competitive del panorama europeo e
mondiale, avendo raggiunto due volte la finale della Coppa del Mondo nel 1934 e
nel 1962 (finali perse rispettivamente contro Italia e Brasile, dopo essere
passata in vantaggio per prima in entrambe le occasioni), ma soprattutto
cogliendo il trionfo europeo nel 1976, unico titolo di prestigio conquistato
dal calcio cecoslovacco insieme all’oro olimpico vinto a Mosca quattro anni
dopo. Nonostante abbia vinto poco, il calcio cecoslovacco ha sempre sfornato un
gran numero di giocatori di talento nel corso degli anni. Nel 1934 la squadra
che perse in finale ai supplementari dall’Italia di Vittorio Pozzo poteva
contare su due goleador come Antonin Puč
e Oldrich Nejedly (capocannoniere
del torneo con 5 reti in quattro partite), mentre nel 1962 gli elementi di
maggior talento di una squadra che si arrese solo all’imbattibile Brasile di
quegli anni erano Josef Masopust e Adolf Scherer. Ai campionati europei la
Cecoslovacchia detiene uno score invidiabile: tre sole partecipazioni con due
terzi posti (1960 e 1980) e un titolo conquistato nella trionfale edizione del
1976. Fu quell’europeo la consacrazione di una scuola calcistica che ancora una
volta presentava una squadra imbottita di talenti, dal portiere Ivo Viktor a Anton Ondrus, Zdenek Nehoda, Antonin Panenka, Frantisek Vesely e Jan Svehlik. La maggior parte di questi
giocatori veniva dai due club più forti e popolari della Cecoslovacchia di
allora, lo Slovan Bratislava e lo Slavia Praga. L’edizione del 1976 in
Yugoslavia fu l’ultima con sole quattro squadre partecipanti impegnate in
incontri di semifinale e finale. La Cecoslovacchia si qualificò eliminando
Inghilterra e Unione Sovietica per poi realizzare un capolavoro prima in
semifinale, dove sconfisse i vicecampioni del mondo dell’Olanda, gli inventori
del calcio totale, 3-1 ai tempi supplementari e poi la Germania Ovest campione
d’Europa in carica in finale, in quella che fu la prima finale importante
conclusasi ai calci di rigore. La partita terminò 2-2 con la Cecoslovacchia
che, in vantaggio due a zero dopo venti minuti, si fece riprendere dai tedeschi
rischiando più volte il tracollo ma strinse i denti riuscendo a trascinare il
match ai rigori. Qui l’errore decisivo fu di Uli Hoeness che sbagliò il quarto
rigore per i tedeschi. Panenka realizzò quindi l’ultimo penalty con quello che
è considerato il primo “cucchiaio” della storia. La Cecoslovacchia era campione
d’Europa per la prima volta. Quattro anni dopo in Italia i campioni non
riuscirono a ripetersi, ma ottennero comunque un ottimo terzo posto. La storia
calcistica della Cecoslovacchia si concluse con un colpo di coda a Italia ’90.
Nel mondiale delle “notti magiche” i cecoslovacchi riuscirono a raggiungere i
quarti di finale arrendendosi solo di fronte alla Germania futura campione. Nel
1993 avvenne la scissione della Cecoslovacchia in Repubblica ceca e Repubblica
slovacca. Le due nazioni iniziarono a giocare con due nazionali separate però
solo l’anno successivo, al termine delle qualificazioni a Usa ’94.
La neonata Repubblica
Ceca iniziò subito col botto: prima partecipazione a un torneo internazionale e
fu subito finale a Euro ’96. La squadra ceca che comprendeva tanti giovani
futuri campioni (su tutti Pavel Nedved e Karel Poborsky entrambi ben noti ai
tifosi italiani, ma anche Radek Bejbl e Vladimir Smicer) affrontò ancora una volta la Germania in un nuovo
atto di una sfida infinita. Passati in vantaggio grazie a un calcio di rigore
clamorosamente inventato dall’arbitro italiano Pairetto, con il fallo avvenuto
chiaramente fuori area, i cechi furono puniti da una doppietta del giovanissimo
Oliver Bierhoff che permise ai tedeschi di trionfare grazie al golden goal. Da allora la Repubblica
Ceca ha avuto una tradizione positiva agli Europei (sempre presente dal 96 a
oggi, con un altro acuto nel 2004 dove raggiunse la semifinale trascinata dai
gol di Milan Baros e Jan Koller), ma non altrettanto ai
Mondiali (una sola partecipazione nel 2006 con eliminazione al primo turno). La
clamorosa mancata qualificazione al mondiale sudafricano, in un gruppo sulla
carta semplice che ha visto la vittoria dei cugini slovacchi, ha confermato il
periodo non eccezionale del calcio ceco.
Il cammino verso Euro 2012
Il periodo che
sta attraversando il calcio ceco non è dei migliori, i recenti insuccessi hanno
costretto la squadra a ripartire dai giovani e si avverte la mancanza di
esperienza e di veri e propri fuoriclasse. In tutto questo la Repubblica Ceca è
stata favorita nelle qualificazioni da un girone decisamente alla portata con
Scozia, Lituania e Liechtenstein oltre alla corazzata spagnola campione in
carica. Dando per scontato il primato della Spagna, la Repubblica Ceca è
riuscita a legittimare la seconda piazza seppur con qualche difficoltà (vedi la
sconfitta in casa all’esordio con la Lituania e il pareggio decisivo strappato
al ’90 in Scozia) con la consapevolezza però di non poter essere ripescata come
migliore seconda essendo inserita in uno dei due gironi a cinque squadre e di
doversi quindi affidare ai play-off. Qui ancora una volta il sorteggio ha
favorito i cechi, opponendoli al Montenegro, squadra in crescita ma
evidentemente non ancora pronta ad affrontare una grossa competizione. Due
comode vittorie per 2-0 e 1-0 hanno assicurato alla Repubblica Ceca l’ennesima
partecipazione ai Campionati Europei.
Il senatore di
questa squadra è sicuramente il capitano Tomas
Rosicky dell’Arsenal, elemento di maggior esperienza insieme al portierone
del Chelsea Petr Cech. In difesa si
segnalano Michal Kadlec del Bayer
Leverkusen (curiosamente capocannoniere della squadra nel girone di
qualificazione con 4 gol) e “l’italiano” Daniel
Pudil in forza al Cesena. A centrocampo nomi noti sono quelli di Rosicky e Jaroslav Plasil (Bordeaux) insieme a Tomas Hubschman (Shakhtar Donetsk). In
attacco arrivano i problemi: manca un vero e proprio goleador, tenendo presente
che Baros è ben lontano dai livelli del 2004 quando fu capocannoniere del
torneo. L’elemento più talentuoso è probabilmente Tomas Necid del CSKA Mosca. Altri giovani speranze sono Tomas Pekhart e il laziale Libor Kozak. Completano le file della
squadra diversi elementi che militano in patria, soprattutto nel Viktoria
Plzen, squadra che ha esordito quest’anno in Champions League.
La mia idea è
che questa squadra ha sicuramente delle qualità, ma forse le manca qualcosa per
essere davvero competitiva. Manca una vera stella, la Repubblica Ceca dovrà
fare affidamento sul collettivo. Io sono abbastanza pessimista: certo il gruppo
A (Polonia, Grecia, Russia) è molto equilibrato e le chances di passare ci sono
per tutte e quattro le squadre, ma secondo me sarà già dura arrivare ai quarti
per i cechi.
Risultati della Cecoslovacchia / Repubblica Ceca
agli Europei
Euro ’60: SF Cecoslovacchia – URSS 0–3
F 3/4
Cecoslovacchia – Francia 2-0
Euro ’76: SF Cecoslovacchia – Olanda 3-1dts
F Cecoslovacchia
– Germania Ovest 2-2dts (5-3 ai rigori)
Euro ’80: I gir. Cecoslovacchia – Germania Ovest
0-1
II gir. Grecia –
Cecoslovacchia 1-3
III gir. Olanda
– Cecoslovacchia 1-1
F 3/4 Italia –
Cecoslovacchia 1-1dts (8-9 ai rigori)
Euro ’96: I gir. Germania – Rep. Ceca 2-0
II gir. Rep.
Ceca – Italia 2-1
III gir. Russia
– Rep. Ceca 3-3
QF Rep. Ceca –
Portogallo 1-0
SF Francia –
Rep. Ceca 0-0dts (5-6 ai rigori)
F Germania –
Rep. Ceca 2-1dts (golden goal)
Euro 2000: I gir. Olanda – Rep. Ceca 1-0
II gir. Rep.
Ceca – Francia 1-2
III gir.
Danimarca – Rep. Ceca 0-2
Euro 2004: I gir. Rep. Ceca – Lettonia 2-1
II gir. Olanda –
Rep. Ceca 2-3
III gir.
Germania – Rep. Ceca 1-2
QF Rep. Ceca –
Danimarca 3-0
SF Grecia – Rep.
Ceca 1-0dts (silver goal)
Euro 2008: I gir. Svizzera – Rep. Ceca 0-1
II gir. Rep.
Ceca – Portogallo 1-3
III gir. Turchia
– Rep. Ceca 3-2
Lo storico rigore "a cucchiaio" di Panenka che consegnò il titolo europeo alla Cecoslovacchia: http://www.youtube.com/watch?v=KN6ClcMn7iI
/Fabio/
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