sabato 5 maggio 2012

Verso Euro 2012: REPUBBLICA CECA


La Storia

La prima nazionale a rappresentare a livello internazionale il territorio della Repubblica ceca fu la nazionale del Regno di Boemia, all’epoca facente parte dell’impero austro-ungarico. La Boemia giocò sette incontri amichevoli tra il 1903 e il 1908, i primi sei tutti contro l’Ungheria (anch’essa appartenente all’impero asburgico) e uno contro l’Inghilterra. Dopo la prima guerra mondiale, con la nascita ufficiale del nuovo stato della Cecoslovacchia, venne formata anche la relativa nazionale.

La Cecoslovacchia ha esordito ufficialmente nel 1920 con un perentorio 7-0 alla Yugoslavia e, nel corso della sua lunga storia durata fino al 1993, si è imposta come una delle nazionali più competitive del panorama europeo e mondiale, avendo raggiunto due volte la finale della Coppa del Mondo nel 1934 e nel 1962 (finali perse rispettivamente contro Italia e Brasile, dopo essere passata in vantaggio per prima in entrambe le occasioni), ma soprattutto cogliendo il trionfo europeo nel 1976, unico titolo di prestigio conquistato dal calcio cecoslovacco insieme all’oro olimpico vinto a Mosca quattro anni dopo. Nonostante abbia vinto poco, il calcio cecoslovacco ha sempre sfornato un gran numero di giocatori di talento nel corso degli anni. Nel 1934 la squadra che perse in finale ai supplementari dall’Italia di Vittorio Pozzo poteva contare su due goleador come Antonin Puč e Oldrich Nejedly (capocannoniere del torneo con 5 reti in quattro partite), mentre nel 1962 gli elementi di maggior talento di una squadra che si arrese solo all’imbattibile Brasile di quegli anni erano Josef Masopust e Adolf Scherer. Ai campionati europei la Cecoslovacchia detiene uno score invidiabile: tre sole partecipazioni con due terzi posti (1960 e 1980) e un titolo conquistato nella trionfale edizione del 1976. Fu quell’europeo la consacrazione di una scuola calcistica che ancora una volta presentava una squadra imbottita di talenti, dal portiere Ivo Viktor a Anton Ondrus, Zdenek Nehoda, Antonin Panenka, Frantisek Vesely e Jan Svehlik. La maggior parte di questi giocatori veniva dai due club più forti e popolari della Cecoslovacchia di allora, lo Slovan Bratislava e lo Slavia Praga. L’edizione del 1976 in Yugoslavia fu l’ultima con sole quattro squadre partecipanti impegnate in incontri di semifinale e finale. La Cecoslovacchia si qualificò eliminando Inghilterra e Unione Sovietica per poi realizzare un capolavoro prima in semifinale, dove sconfisse i vicecampioni del mondo dell’Olanda, gli inventori del calcio totale, 3-1 ai tempi supplementari e poi la Germania Ovest campione d’Europa in carica in finale, in quella che fu la prima finale importante conclusasi ai calci di rigore. La partita terminò 2-2 con la Cecoslovacchia che, in vantaggio due a zero dopo venti minuti, si fece riprendere dai tedeschi rischiando più volte il tracollo ma strinse i denti riuscendo a trascinare il match ai rigori. Qui l’errore decisivo fu di Uli Hoeness che sbagliò il quarto rigore per i tedeschi. Panenka realizzò quindi l’ultimo penalty con quello che è considerato il primo “cucchiaio” della storia. La Cecoslovacchia era campione d’Europa per la prima volta. Quattro anni dopo in Italia i campioni non riuscirono a ripetersi, ma ottennero comunque un ottimo terzo posto. La storia calcistica della Cecoslovacchia si concluse con un colpo di coda a Italia ’90. Nel mondiale delle “notti magiche” i cecoslovacchi riuscirono a raggiungere i quarti di finale arrendendosi solo di fronte alla Germania futura campione. Nel 1993 avvenne la scissione della Cecoslovacchia in Repubblica ceca e Repubblica slovacca. Le due nazioni iniziarono a giocare con due nazionali separate però solo l’anno successivo, al termine delle qualificazioni a Usa ’94.

La neonata Repubblica Ceca iniziò subito col botto: prima partecipazione a un torneo internazionale e fu subito finale a Euro ’96. La squadra ceca che comprendeva tanti giovani futuri campioni (su tutti Pavel Nedved e Karel Poborsky entrambi ben noti ai tifosi italiani, ma anche Radek Bejbl e Vladimir Smicer) affrontò ancora una volta la Germania in un nuovo atto di una sfida infinita. Passati in vantaggio grazie a un calcio di rigore clamorosamente inventato dall’arbitro italiano Pairetto, con il fallo avvenuto chiaramente fuori area, i cechi furono puniti da una doppietta del giovanissimo Oliver Bierhoff che permise ai tedeschi di trionfare grazie al golden goal. Da allora la Repubblica Ceca ha avuto una tradizione positiva agli Europei (sempre presente dal 96 a oggi, con un altro acuto nel 2004 dove raggiunse la semifinale trascinata dai gol di Milan Baros e Jan Koller), ma non altrettanto ai Mondiali (una sola partecipazione nel 2006 con eliminazione al primo turno). La clamorosa mancata qualificazione al mondiale sudafricano, in un gruppo sulla carta semplice che ha visto la vittoria dei cugini slovacchi, ha confermato il periodo non eccezionale del calcio ceco.

Il cammino verso Euro 2012

Il periodo che sta attraversando il calcio ceco non è dei migliori, i recenti insuccessi hanno costretto la squadra a ripartire dai giovani e si avverte la mancanza di esperienza e di veri e propri fuoriclasse. In tutto questo la Repubblica Ceca è stata favorita nelle qualificazioni da un girone decisamente alla portata con Scozia, Lituania e Liechtenstein oltre alla corazzata spagnola campione in carica. Dando per scontato il primato della Spagna, la Repubblica Ceca è riuscita a legittimare la seconda piazza seppur con qualche difficoltà (vedi la sconfitta in casa all’esordio con la Lituania e il pareggio decisivo strappato al ’90 in Scozia) con la consapevolezza però di non poter essere ripescata come migliore seconda essendo inserita in uno dei due gironi a cinque squadre e di doversi quindi affidare ai play-off. Qui ancora una volta il sorteggio ha favorito i cechi, opponendoli al Montenegro, squadra in crescita ma evidentemente non ancora pronta ad affrontare una grossa competizione. Due comode vittorie per 2-0 e 1-0 hanno assicurato alla Repubblica Ceca l’ennesima partecipazione ai Campionati Europei.

Il senatore di questa squadra è sicuramente il capitano Tomas Rosicky dell’Arsenal, elemento di maggior esperienza insieme al portierone del Chelsea Petr Cech. In difesa si segnalano Michal Kadlec del Bayer Leverkusen (curiosamente capocannoniere della squadra nel girone di qualificazione con 4 gol) e “l’italiano” Daniel Pudil in forza al Cesena. A centrocampo nomi noti sono quelli di Rosicky e Jaroslav Plasil (Bordeaux) insieme a Tomas Hubschman (Shakhtar Donetsk). In attacco arrivano i problemi: manca un vero e proprio goleador, tenendo presente che Baros è ben lontano dai livelli del 2004 quando fu capocannoniere del torneo. L’elemento più talentuoso è probabilmente Tomas Necid del CSKA Mosca. Altri giovani speranze sono Tomas Pekhart e il laziale Libor Kozak. Completano le file della squadra diversi elementi che militano in patria, soprattutto nel Viktoria Plzen, squadra che ha esordito quest’anno in Champions League.

La mia idea è che questa squadra ha sicuramente delle qualità, ma forse le manca qualcosa per essere davvero competitiva. Manca una vera stella, la Repubblica Ceca dovrà fare affidamento sul collettivo. Io sono abbastanza pessimista: certo il gruppo A (Polonia, Grecia, Russia) è molto equilibrato e le chances di passare ci sono per tutte e quattro le squadre, ma secondo me sarà già dura arrivare ai quarti per i cechi.

Risultati della Cecoslovacchia / Repubblica Ceca agli Europei

Euro ’60: SF Cecoslovacchia – URSS 0–3
F 3/4 Cecoslovacchia – Francia 2-0

Euro ’76: SF Cecoslovacchia – Olanda 3-1dts
F Cecoslovacchia – Germania Ovest 2-2dts (5-3 ai rigori)

Euro ’80: I gir. Cecoslovacchia – Germania Ovest 0-1
II gir. Grecia – Cecoslovacchia 1-3
III gir. Olanda – Cecoslovacchia 1-1
F 3/4 Italia – Cecoslovacchia 1-1dts (8-9 ai rigori)

Euro ’96: I gir. Germania – Rep. Ceca 2-0
II gir. Rep. Ceca – Italia 2-1
III gir. Russia – Rep. Ceca 3-3
QF Rep. Ceca – Portogallo 1-0
SF Francia – Rep. Ceca 0-0dts (5-6 ai rigori)
F Germania – Rep. Ceca 2-1dts (golden goal)

Euro 2000: I gir. Olanda – Rep. Ceca 1-0
II gir. Rep. Ceca – Francia 1-2
III gir. Danimarca – Rep. Ceca 0-2

Euro 2004: I gir. Rep. Ceca – Lettonia 2-1
II gir. Olanda – Rep. Ceca 2-3
III gir. Germania – Rep. Ceca 1-2
QF Rep. Ceca – Danimarca 3-0
SF Grecia – Rep. Ceca 1-0dts (silver goal)

Euro 2008: I gir. Svizzera – Rep. Ceca 0-1
II gir. Rep. Ceca – Portogallo 1-3
III gir. Turchia – Rep. Ceca 3-2


Lo storico rigore "a cucchiaio" di Panenka che consegnò il titolo europeo alla Cecoslovacchia: http://www.youtube.com/watch?v=KN6ClcMn7iI


/Fabio/

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