Obiettivo: sviluppare una
teoria sociale normativa a partire dalla
teoria hegeliana della
lotta per il riconoscimento.
Sviluppo argomentazione:
- presentazione delle tre
forme di
riconoscimento (amore,
riconoscimento
giuridico, solidarietà)
attraverso le opere
di Hegel e Mead;
- trattazione delle
corrispettive tre forme di
misconoscimento (integrità
fisica,
privazione dei diritti,
umiliazione sociale);
- esperienze storiche di
misconoscimento
e lotte sociali;
- elaborazione di un nuovo
concetto di eticità
formale.
Parte I
Ricostruzione
storica: l’idea originaria di Hegel
su un’antropologia
pessimistica, il timore e la sottomissione al
sovrano.
-
critica Hobbes e Machiavelli per le loro considerazioni “atomistiche”
e per la necessità di
porre l’unità etica
dall’esterno, tramite una costruzione artificiosa come il Contratto
Sociale;
- recupera l’ideale
della polis e dell’ethos pubblico: la comunità realizza il
singolo;
- dinamizza il modello
fichtiano di riconoscimento secondo un processo in cui a fasi
positive si alternano fasi
negative;
- “Sistema dell’eticità”
(1802) presenta l’eticità in tre momenti, accogliendo
positivamente la
teoria del riconoscimento:
1. ETICITà NATURALE = amore familiare e rapporti contrattuali
2. DELITTO = uno dei due
partner non si sente completamente
riconosciuto e cerca di
farsi riconoscere come
morale ingaggiando una
lotta per la vita e per la
morte;
3. PURA ETICITà =
riconosciutisi come esseri morali si crea
tra i partner una base
comunicativa di valori
intersoggettivi, nasce la
comunità.
- “Frammenti”
(1803/04) si concentrano sulla filosofia della conoscenza,
incentrando l’analisi
sullo
sviluppo dello spirito e abbandonando l’intersoggettività in senso
forte. Lo spirito si
sviluppa in tre fasi in cui prende consapevolezza di sé essendo
altro da sé.
«L’uomo è
riconosciuto ed è riconoscente, è il riconoscere»
1.
SPIRITO SOGGETTIVO = dimensione concettuale per comprendersi come
forza
negativa che oggettiva +
dimensione pratica (volontà) che
si manifesta nell’attività
lavorativa e nel rapporto con altro
sesso: si riconosce
concettualmente e praticamente un
obbligo alla reciprocità;
2.
SPIRITO REALE = si passa alla generalizzazione del rapporto, la
società, dove si
realizzano I diritti con un accordo
comunicativo che esprime la
volontà universale; il non rispetto
implica la colpa: l’individuo
incolpato non si sente riconosciuto e si
ribella. E’ un caso di
misconoscimento e pena, indicando con
quest’ultima la comunanza
normativa e la partecipazione affettiva
della comunità nel fermare il delinquente;
3.
SPIRITO ASSOLUTO = autoriflessione sullo stato, dove la volontà
universale si
unifica attraverso pochi uomini
carismatici, che mantengono
l’obbedienza sociale. Il
cittadino è il bourgeois.
Parte II
Attualizzazione
sistematica: la struttura dei rapporti sociali di riconoscimento
stato demetafisicizzato e la ragione secolarizzata.
- l’idea del rapporto intersoggettivo come
evento
empirico del mondo sociale
tramite una nuova
PSICOLOGIA SOCIALE
EMPIRICA;
- le tre modalità del
riconoscimento attraverso una
FENOMENOLOGIA EMPIRICA;
- la lotta morale per una
conferma sociale
costruendo una LOGICA
MORALE
DEI CONFLITTI.
condotta e comprende il
significato delle sue azioni e degli effetti che hanno sugli altri.
Nascita di una nuova
comunicazione umana in una prospettiva ECCENTRICA, dove l’individuo
è
consapevole di sé solo
oggettivandosi= carattere dialogico dell’esperienza interiore: l’
IO è il soggetto,
ME è l’oggetto.
Progressivamente si ha la
generalizzazione del me: da immagine pratica dell’io come concreto
riferimento
comportamentale alle attese normative di carattere generale fino alla
concezione dei diritti
come pretese individuali
che l’altro generalizzato rispetterà.
Se il me diventa quindi
l’altro generalizzato, stabilendo un controllo normativo, l’io
continua la sua
spinta verso impulsi
individualistici limitati da rigide norme: si evita il conflitto
morale perché l’io si
realizza in una dimensione
futura idealizzata in cui verrà esteso il suo diritto. Ciò porta ad
uno sviluppo
della società che
lentamente si adegua a sempre nuove pretese normative: la comunità
si estende
perché aumenta gli spazi
per l’individuo e il numero di soggetti che possono accedere ai
diritti.
Elemento centrale è la
divisione del lavoro, dove l’individuo si apprezza personalmente e
come
socialmente utile; ma la
divisione del lavoro non può essere il punto di partenza perché
presuppone la
condivisione
intersoggettiva di etiche vincolanti.
-
AMORE nel senso più neutrale del termine: il soggetto amando
ed essendo amato conquista
gradatamente l’autonomia
e la consapevolezza
dell’interdipendenza (Winnicott presenta in
questo senso il rapporto
madre-bambino);
- RICONOSCIMENTO GIURIDICO
va garantito a prescindere
dalla stima sociale, è un
rispetto universalizzato per cui ognuno
viene riconosciuto come
persona giuridica, che ha dei diritti. Dal
punto di vista storico
Marshall divide i diritti in tre tipi: liberali,
conquistati nel XVIII sec.
= proprietà, libertà morali, religiose;
relativi alla
partecipazione politica, raggiunti nel XIX sec; sociali
conquistati nel XX sec =
diritti positivi in ambito sociale;
- SOLIDARIETà = stima
simmetrica tra soggetti con
partecipazione affettiva;
non connessa a nessun privilegio
(Weber descrive lo
sviluppo progressivo della solidarietà basata
sulla dignità umana e la
capacità autorealizzativa del singolo
possibile nella società
moderna, non più gerarchica ma
orizzontale e aperta).
-
INTEGRITà FISICA se violata genera non solo dolore fisico
ma anche l’impossibilità
del controllo del corpo e di imporre la
propria volontà; le
conseguenze sono la perdita di fiducia in sé
e la difficoltà
nell’interazione con gli altri.
- PRIVAZIONE DEI DIRITTI
che implica anche la negazione
della capacità morale di
intendere e volere generando la
perdita del rispetto di
sé.
- PRIVAZIONE DEL VALORE
SOCIALE cioè offesa e pubblica
umiliazione, la cui
conseguenza è il non potersi riferire al
proprio ideale di vita
come qualcosa di positivo.
Con la sua PSICOLOGIA
PRAGMATICA Dewey spiega come i sentimenti non siano qualcosa di
interiore ma espressione
del successo o del fallimento delle nostre azioni nel confronto con
gli altri.
L’insuccesso genera
sensi di colpa e/o indignazione morale che sono le principali forze
motivazionali
per la lotta al
riconoscimento.
Parte III
Prospettiva
di filosofia sociale: morale e sviluppo sociale
alienato ma ciò genera
conflitti per gli interessi
del singolo seguiti da una
lotta per l’auto-
affermazione.
Il lavoro è quindi un
medium importante per la
lotta per il
riconoscimento.
anche nell’ambito
pubblico, specialmente politico.
Il misconoscimento è in
questo senso una reazione emotiva ad un
ordinamento giuridico che
dà spazio solo al potere, tralasciando le
minoranze, è una
questione assiologica.
cornice esistenziale, la
lotta per il riconoscimento è fondamentale per lo
sviluppo
dell’autocoscienza. Finisce per con-fondere riconoscimento e
misconoscimento.
Tutte e tre le analisi si
concentrano su un solo aspetto della lotta per il riconoscimento
morale interattiva del
torto subito secondo un modello
morale-utilitaristico;
- Thompson: la protesta
sociale è data dall’aspettativa
morale estensione
dei rapporti di riconoscimento nella
storia + concezione del
misconoscimento come elemento
ritardante o accelerante
delle lotte + criterio normativo di
uno sviluppo sociale +
situazione intersoggettivamente
comunicativa.
- via di mezzo tra etica
kantiana ed etiche comunitaristiche:
morale = norme generali
(Kant) + autorealizzazione singolo
senza inibizione o
coazione ed inserimento punti dello
sviluppo storico (etiche
comunitaristiche);
- eticità
post-tradizionale in cui amore è il presupposto, il
riconoscimento giuridico è
universale, la stima aperta e
pluralista che implica
l’integrazione di valori etico-solidali.