Das Lied der Deutschen (Il canto dei tedeschi), o Deutschlandlied, è l'inno nazionale tedesco. Il testo fu scritto da August Heinrich Hoffmann von Fallersleben (1798-1874) nel 1846 durante una vacanza nell'isolotto di Helgoland. La melodia fu composta nel 1797 da Joseph Haydn (1732-1809) come inno dell'imperatore del Sacro Romano Impero (Confederazione Germanica) Francesco II d'Asburgo. Il testo originario infatti cominciava così: Gott erhalte Franz, den Kaiser, unsern guten Kaiser Franz ("Dio conservi Francesco, l'imperatore, il nostro buon imperatore Francesco").
Nel 1846
la Germania era ancora divisa in una moltitudine di stati, secondo i
confini stabiliti al Congresso
di Vienna. Ecco dunque il
vero significato del celebre e spesso frainteso incipit
dell'inno, Deutschland über alles:
l'unità della patria doveva essere il primo e più importante
pensiero di ciascuno. Fallersleben, pieno di fervore patriottico,
compose il testo in tre strofe, e non essendo musicista lo adattò
sulla musica dell'Inno imperiale austriaco di Haydn. E così il
brano, inno in Austria, si diffuse in Germania come canto
patriottico. La Confederazione Germanica prima e l'Impero tedesco
poi avevano il loro inno, Heil
Dir im Siegerkranz
("Ave a te nella corona della vittoria"), sulla musica di
God
save the Queen, l'inno
britannico. Dopo la prima guerra mondiale e la sconfitta, nel 1922
la nuova Repubblica tedesca decise di cambiare inno, tanto più che
l'Austria aveva rinunciato alla melodia di Haydn; così il canto
patriottico di Fallersleben divenne Inno tedesco. Nel 1929 l'Austria
adottò di nuovo l'inno, e vi fu così uguaglianza musicale su due
testi diversi. L'annessione dell'Austria da parte della Germania nel
1938 fece si che l'inno tedesco venisse esteso all'Austria.
Durante il nazismo, Das Lied der Deutschen (di cui veniva cantata solo la prima strofa, Deutschland, Deutschland über alles) nelle occasioni ufficiali era sempre accompagnato dal Horst-Wessel-Lied (La Canzone di Horst Wessel), inno ufficiale del Partito Nazista. L'inno divenne poi simbolo di oppressione per molti popoli europei, perciò dopo la Seconda guerra mondiale, gli Alleati vincitori lo proibirono, mentre la risorta Austria si orientò per un nuovo inno. Intanto nel 1949 nella zona di occupazione sovietica nacque la Repubblica Democratica Tedesca (DDR), che adottò l'inno Auferstanden aus Ruinen (Risorgendo dalle rovine) del compositore Hanns Eisler (1898-1962) con testo del ministro Johannes Becker, che però poteva essere cantato anche sulle note di Das Lied der Deutschen. Allora gli USA consentirono la creazione della Repubblica Federale Tedesca BRD; per questa si adottò il nuovo inno Land des Glaubens del compositore Hermann Reutter (1905-1984), che però non piacque ai tedeschi. Perciò, dopo soli due anni, nel 1952, si decise di ripristinare l'Inno di Haydn, con l'obbligo di cantare solo la terza strofa dell'inno per non creare malintesi, evitando soprattutto, nella prima strofa, la citazione dei confini (Dalla Mosa fino alla Memel, dall'Adige fino al Piccolo Belt) che si trovano tutti (eccetto il Baltico) al di fuori dell'attuale territorio tedesco, ma che all'epoca della composizione delimitavano effettivamente l'area di diffusione della lingua tedesca.
Durante il nazismo, Das Lied der Deutschen (di cui veniva cantata solo la prima strofa, Deutschland, Deutschland über alles) nelle occasioni ufficiali era sempre accompagnato dal Horst-Wessel-Lied (La Canzone di Horst Wessel), inno ufficiale del Partito Nazista. L'inno divenne poi simbolo di oppressione per molti popoli europei, perciò dopo la Seconda guerra mondiale, gli Alleati vincitori lo proibirono, mentre la risorta Austria si orientò per un nuovo inno. Intanto nel 1949 nella zona di occupazione sovietica nacque la Repubblica Democratica Tedesca (DDR), che adottò l'inno Auferstanden aus Ruinen (Risorgendo dalle rovine) del compositore Hanns Eisler (1898-1962) con testo del ministro Johannes Becker, che però poteva essere cantato anche sulle note di Das Lied der Deutschen. Allora gli USA consentirono la creazione della Repubblica Federale Tedesca BRD; per questa si adottò il nuovo inno Land des Glaubens del compositore Hermann Reutter (1905-1984), che però non piacque ai tedeschi. Perciò, dopo soli due anni, nel 1952, si decise di ripristinare l'Inno di Haydn, con l'obbligo di cantare solo la terza strofa dell'inno per non creare malintesi, evitando soprattutto, nella prima strofa, la citazione dei confini (Dalla Mosa fino alla Memel, dall'Adige fino al Piccolo Belt) che si trovano tutti (eccetto il Baltico) al di fuori dell'attuale territorio tedesco, ma che all'epoca della composizione delimitavano effettivamente l'area di diffusione della lingua tedesca.
Questo è l'unico caso di un inno scritto
appositamente da un grandissimo compositore della storia della
musica. L'inno è citato in ben undici composizioni di musica
classica, sempre però come inno imperiale austriaco e mai come inno
tedesco.
Testo
Deutschland, Deutschland über
alles,
über alles in der Welt, wenn es stets zum Schutz und Trutze brüderlich zusammenhält. Von der Maas bis an die Memel, von der Etsch bis an den Belt: Deutschland, Deutschland über alles, über alles in der Welt. Deutsche Frauen, deutsche Treue, deutscher Wein und deutscher Sang sollen in der Welt behalten ihren alten schönen Klang. Uns zu edler Tat begeistern unser ganzes Leben lang Deutsche Frauen, deutsche Treue, deutscher Wein und deutscher Sang. Einigkeit und Recht und Freiheit für das deutsche Vaterland! Danach lasst uns alle streben, brüderlich mit Herz und Hand! Einigkeit und Recht und Freiheit sind des Glückes Unterpfand. Blüh im Glanze dieses Glückes, blühe deutsches Vaterland. |
Germania, Germania, al di sopra
di tutto
al di sopra di tutto nel mondo, purché per protezione e difesa si riunisca fraternamente. Dalla Mosa fino alla Memel dall'Adige fino al Baltico: Germania, Germania, al di sopra di tutto al di sopra di tutto nel mondo, Donne tedesche, fedeltà tedesca, vino tedesco e canto tedesco, devono mantenere nel mondo il loro vecchio, bel suono. Che ci ispirino a gesta nobili per tutta la durata della nostra vita Donne tedesche, fedeltà tedesca, vino tedesco e canto tedesco, Unità, giustizia e libertà per la patria tedesca! A ciò lasciateci tutti combattere, fraternamente col cuore e con la mano! Unità, giustizia e libertà sono la garanzia della felicità. Fiorisci nel fulgore di questa felicità, fiorisci, patria tedesca! |
Per ascoltare l'inno tedesco: http://www.youtube.com/watch?v=VeBYqL8nuSw&feature=fvwrel
PORTOGALLO
A Portuguesa è l'inno nazionale del Portogallo.Il testo è stato scritto da Henrique Lopes de Mendonça . Nel 1895 il compositore Alfredo Keil, uno dei fondatori della scuola musicale nazionale portoghese, musicò il testo, che divenne ben presto molto celebre. Nel 1910 una rivoluzione rovesciò la monarchia e proclamò la repubblica; l'inno reale, una marcia composta nel 1869 dal re Don Luis I,musicista anch'egli, fu dunque soppresso e sostituito dall'inno di Keil, morto tre anni prima.
Nação valente, imortal,
Levantai hoje de novoO esplendor de Portugal!
Entre as brumas da memória,
Ó Pátria sente-se a voz
Dos teus egrégios avós,
Que há-de guiar-te à vitória!
Às armas, às armas!
Sobre a terra, sobre o mar,
Às armas, às armas!
Pela Pátria lutar
Contra os canhões marchar, marchar!
Desfralda a invicta Bandeira,
À luz viva do teu céu!
Brade a Europa à terra inteira:
Portugal não pereceu
Beija o solo teu jucundo
O Oceano, a rugir d'amor,
E teu braço vencedor
Deu mundos novos ao Mundo!
Às armas, às armas!
Sobre a terra, sobre o mar,Às armas, às armas!
Pela Pátria lutar
Contra os canhões marchar, marchar!
Saudai o Sol que desponta
Sobre um ridente porvir;
Seja o eco de uma afronta
O sinal do ressurgir.Raios dessa aurora forte
São como beijos de mãe,Que nos guardam, nos sustêm,
Contra as injúrias da sorte.
Às armas, às armas!
Sobre a terra, sobre o mar,Às armas, às armas!
Pela Pátria lutar
Contra os canhões marchar, marchar!
A Portuguesa è l'inno nazionale del Portogallo.Il testo è stato scritto da Henrique Lopes de Mendonça . Nel 1895 il compositore Alfredo Keil, uno dei fondatori della scuola musicale nazionale portoghese, musicò il testo, che divenne ben presto molto celebre. Nel 1910 una rivoluzione rovesciò la monarchia e proclamò la repubblica; l'inno reale, una marcia composta nel 1869 dal re Don Luis I,musicista anch'egli, fu dunque soppresso e sostituito dall'inno di Keil, morto tre anni prima.
Testo
Heróis do mar, nobre povo,Nação valente, imortal,
Levantai hoje de novoO esplendor de Portugal!
Entre as brumas da memória,
Ó Pátria sente-se a voz
Dos teus egrégios avós,
Que há-de guiar-te à vitória!
Às armas, às armas!
Sobre a terra, sobre o mar,
Às armas, às armas!
Pela Pátria lutar
Contra os canhões marchar, marchar!
Desfralda a invicta Bandeira,
À luz viva do teu céu!
Brade a Europa à terra inteira:
Portugal não pereceu
Beija o solo teu jucundo
O Oceano, a rugir d'amor,
E teu braço vencedor
Deu mundos novos ao Mundo!
Às armas, às armas!
Sobre a terra, sobre o mar,Às armas, às armas!
Pela Pátria lutar
Contra os canhões marchar, marchar!
Saudai o Sol que desponta
Sobre um ridente porvir;
Seja o eco de uma afronta
O sinal do ressurgir.Raios dessa aurora forte
São como beijos de mãe,Que nos guardam, nos sustêm,
Contra as injúrias da sorte.
Às armas, às armas!
Sobre a terra, sobre o mar,Às armas, às armas!
Pela Pátria lutar
Contra os canhões marchar, marchar!
Traduzione
Eroi del mare, nobile popolo / Nazione valente,
immortale,
Innalza oggi di nuovo / Lo splendore del Portogallo!
Fra le nebbie della memoria, / Oh Patria, si sente la voce
dei tuoi nobili avi, / Che ti guidi alla vittoria!
Innalza oggi di nuovo / Lo splendore del Portogallo!
Fra le nebbie della memoria, / Oh Patria, si sente la voce
dei tuoi nobili avi, / Che ti guidi alla vittoria!
Alle armi, alle armi! / Sulla terra, sopra il
mare,
Alle armi, alle armi! / Lottare per la Patria
Marciare, marciare contro i cannoni!
Alle armi, alle armi! / Lottare per la Patria
Marciare, marciare contro i cannoni!
Garrisce l'invitta bandiera / Alla viva luce del
tuo cielo!
Grida l'Europa alla terra intera: / il Portogallo non è perito
Bacia il tuo suolo giocondo / Oh oceano, che ruggisci d'amore,
E il tuo braccio vincitore / dette mondi nuovi al Mondo!
Grida l'Europa alla terra intera: / il Portogallo non è perito
Bacia il tuo suolo giocondo / Oh oceano, che ruggisci d'amore,
E il tuo braccio vincitore / dette mondi nuovi al Mondo!
Alle armi, alle armi! / Sulla terra, sopra il
mare,
Alle armi, alle armi! / Lottare per la Patria
Marciare, marciare contro i cannoni!
Alle armi, alle armi! / Lottare per la Patria
Marciare, marciare contro i cannoni!
Saluta il Sole che nasce / Su di un ridente
avvenire;
Sia l'eco di un affronto / il segnale del risorgere.
I raggi di questa aurora forte / Sono come baci di madre,
Che ci difendono, ci sostengono / Contro le ingiurie della sorte.
Sia l'eco di un affronto / il segnale del risorgere.
I raggi di questa aurora forte / Sono come baci di madre,
Che ci difendono, ci sostengono / Contro le ingiurie della sorte.
Alle armi, alle armi! / Sulla terra, sopra il
mare,
Alle armi, alle armi! / Lottare per la Patria
Marciare, marciare contro i cannoni!
Alle armi, alle armi! / Lottare per la Patria
Marciare, marciare contro i cannoni!
Per ascoltare l'inno portoghese: http://www.youtube.com/watch?v=m9vt29LvGt8&feature=fvwrel
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