lunedì 18 giugno 2012

A RITMO DI MUSICA: GLI INNI DELLE NAZIONALI PARTECIPANTI A EURO 2012

IRLANDA
Il testo di Amhrán na bhFiann, tre strofe e un ritornello, fu scritto nel 1907. Fu pubblicato per la prima volta sul giornale Irish Freedom nel 1912. Il ritornello da solo fu formalmente adottato come inno nazionale nel 1926, al posto del precedente inno God Save Ireland, usato ufficiosamente. Una parte dell’inno nazionale (i primi quattro versi seguiti dagli ultimi cinque) è anche il saluto presidenziale.
Esiste un movimento in Irlanda per sostituire l’inno a causa della sua natura militante e del suo tono anti-britannico. Inoltre la melodia è difficile da suonare mentre altri sottolineano come l’intero inno sia stato spesso interpretato alla velocità sbagliata, come è accaduto nei recenti Giochi Olimpici.

Soldier’s Song

Testo in inglese

We’ll sing song, a soldier’s song,
With cheering rousing chorus,
As round our blazing fires we throng,
The starry heavens o’er us;
Impatient for the coming fight,
And as we wait the morning’s light,
Here in the silence of the night,
We’ll chant a soldier’s song.
ChorusSoldiers are we
whose lives are pledged to Ireland;
Some have come
from a land beyond the wave.
Sworn to be free,
No more our ancient sire land
Shall shelter the despot or the slave.
Tonight we man the gap of danger
In Erin’s cause, come woe or weal
‘Mid cannons’ roar and rifles peal,
We’ll chant a soldier’s song
In valley green, on towering crag,
Our fathers fought before us,
And conquered ‘neath the same old flag
That’s proudly floating o’er us.
We’re children of a fighting race,
That never yet has known disgrace,
And as we march, the foe to face,
We’ll chant a soldier’s song
ChorusSons of the Gael! Men of the Pale!
The long watched day is breaking;
The serried ranks of Inisfail
Shall set the Tyrant quaking.
Our camp fires now are burning low;
See in the east a silv’ry glow,
Out yonder waits the Saxon foe,
So chant a soldier’s song.
Chorus

Amhrán na bhFiann

Testo in gaelico

Seo dhibh a cha/irde duan O/glaigh,
Cathre/imeach briomhar ceolmhar,
A/r dtinte cna/mh go buacach ta/id,
‘S an spe/ir go min re/altogach
Is fonnmhar faobhrach sinn chun gleo
‘S go tiu/nmhar gle/ roimh thi/ocht do’n lo/
Fe/ chiu/nas chaomh na hoiche ar seol:
Seo libh canai/dh Amhra/n na bhFiann
CurfaSinne Firnna Fa/il
A ta/ fe/ gheall ag E/irinn,
buion da/r slua
Thar toinn do ra/inig chugainn,
Fe/ mho/id bheith saor.
Sean ti/r a/r sinsir feasta
Ni/ fhagfar fe/’n tiora/n na/ fe’/n tra/il
Anocht a the/am sa bhearna bhaoil,
Le gean ar Ghaeil chun ba/is no/ saoil
Le guna screach fe/ la/mhach na bpile/ar
Seo libh canai/dh Amhra/n na bhFiann.
Cois ba/nta re/idhe, ar a/rdaibh sle/ibhe,
Ba bhuachach a/r sinsir romhainn,
Ag la/mhach go tre/an fe/’n sa/r-bhrat se/in
Ta/ thuas sa ghaoith go seolta
Ba dhu/chas riamh d’a/r gcine cha/idh
Gan iompa/il siar o/ imirt a/ir,
‘S ag siu/l mar iad i gcoinne na/mhad
Seo libh, canai/dh Amhra/n na bhFiann
CurfaA bhui/on na/ch fann d’fhuil Ghaeil is Gall,
Sin breacadh lae na saoirse,
Ta sce/imhle ‘s scanradh i gcroi/the namhad,
Roimh ranna laochra a/r dtire.
A/r dtinte is tre/ith gan spre/ach anois,
Sin luisne ghle/ san spe/ir anoir,
‘S an bi/obha i raon na bpile/ar agaibh:
Seo libh, canai/dh Amhra/n na bh Fiann.
Curfa
Per ascoltare l'inno irlandese: http://www.youtube.com/watch?v=Vyc8SJCEfSc

SPAGNA
La Marcha Real è l'inno nazionale della Spagna. È uno dei rari casi di inno nazionale senza un testo ufficiale poiché in passato ogni re modificava il testo.
Si tratta di uno degli inni più antichi d'Europa. Viene menzionato per la prima volta nel 1761 nel Libro de Ordenanza de los toques militares de la Infantería Española di Manuel de Espinosa. In questo documento è riportata la partitura con il titolo di Marcha Granadera o Marcha de Granaderos, ma l'autore è sconosciuto.
Lo scrittore Hugo Kehrer sostiene che questa opera sia stata composta da Federico il Grande di Prussia ma non cita fonti a sostegno delle sue affermazioni. Tuttavia la storiografia spagnola è concorde nell'affermare che il brano fu donato al Re di Spagna da Federico Guglielmo di Prussia a Berlino, dove il re era stato invitato per un matrimonio reale. Federico era allora il principe ereditario e già si era fatto notare come compositore di buon livello nonché ottimo flautista. Una cosa però è certa: il brano veniva dalla Prussia, perciò comunque il suo autore era tedesco. L'inno spagnolo così è il primo inno al mondo opera di un compositore straniero, ed è pure il primo inno al mondo a presentare le caratteristiche della marcia, che oggi è il tipo di inno più diffuso nel mondo. Alcuni storici sottolineano anche le similitudini tra la Marcha Real ed alcune arie militari dell'epoca di Carlo V.
Nel 1770 il re Carlo III dichiarò la Marcha de Granaderos marcia d'onore formalizzando quindi l'usanza di utilizzarla nelle occasioni solenni. È stata eletta quindi ad inno nazionale senza nessuna disposizione scritta. Dopo la Rivoluzione gloriosa del settembre del 1868, il generale Prim indisse un concorso nazionale per creare un inno ufficiale ma non si presentò nessuno e quindi si continuò ad utilizzare come inno la Marcha de Granaderos.
La Marcha Real è stato l'inno nazionale dal XVIII secolo, con eccezione del periodo democratico della Seconda Repubblica Spagnola (1931–1939), in cui venne adottato l'Himno de Riego.
Il futuro dittatore Francisco Franco nel 1937 lo adotta nelle zone occupate dai nazionalisti durante la Guerra Civile e in seguito, portata a termine la conquista del paese e la sconfitta del Fronte Popolare, lo fa adottare nuovamente come inno nazionale. Nel lungo periodo dittatoriale (1939–1975) spesso accompagna la musica un testo composto da José María Pemán, anche se non a carattere ufficiale.
Morto il caudillo, e insediato il nuovo capo di stato della restaurata monarchia, Juan Carlos I, la Marcha Real rimane inno nazionale, anche se il testo spesso usato durante la dittatura sparisce.
La versione attuale fu commissionata al maestro Francisco Grau dopo l'approvazione della Costituzione spagnola del 1978. Nel 2008 è naufragato un tentativo di dare un testo ufficiale all'inno.

Testo 

L'inno spagnolo non possiede un testo ufficiale. Anticamente ne furono scritti vari usati ufficiosamente e che riscossero grande popolarità. I versi più vecchi, composti da Ventura de la Vega, furono utilizzati a partire dall'anno 1843:
Venid españoles
Al grito acudid.
Dios salve a la Reina,
Dios salve al país.

Versione del testo di Eduardo Marquina (utilizzata ai tempi di Alfonso XIII di Spagna) 


Gloria, gloria, corona de la Patria,
soberana luz
que es oro en tu Pendón.
Vida, vida, futuro de la Patria,
que en tus ojos es
abierto corazón.
Púrpura y oro: bandera inmortal;
en tus colores, juntas, carne y alma están.
Púrpura y oro: querer y lograr;
Tú eres, bandera, el signo del humano afán.
Gloria, gloria, corona de la Patria,
soberana luz
que es oro en tu Pendón.
Púrpura y oro: bandera inmortal;
en tus colores, juntas, carne y alma están.




Per ascoltare l'inno spagnolo: http://www.youtube.com/watch?v=0rT4cFS1-e4
Gloria, gloria, corona della Patria
sovrana luce
che è oro nel tuo Stendardo.
Vita, vita, futuro della Patria,
che nei tuoi occhi è
cuore aperto.
Porpora e oro: bandiera immortale;
nei tuoi colori, insieme, carne ed anima stanno.
Porpora e oro: volere e riuscire;
Tu sei, bandiera, il segno dell'umano anelito.
Gloria, gloria, corona della Patria
sovrana luce
che è oro nel tuo Stendardo.
Porpora e oro: bandiera immortale;
nei tuoi colori, insieme, carne e anima stanno.

Versione del testo tutt'ora in voga 

Testo di José María Pemán (1897-1981)
su commissione di Miguel Primo de Rivera

Viva España, alzad los brazos, hijos
del pueblo español,
que vuelve a resurgir.
Gloria a la Patria que supo seguir,
sobre el azul del mar el caminar del sol.
Gloria a la Patria que supo seguir,
sobre el azul del mar el caminar del sol.
¡Triunfa España! Los yunques y las ruedas
cantan al compás
del himno de la fe.
¡Triunfa España! Los yunques y las ruedas
cantan al compás
del himno de la fe.
Juntos con ellos cantemos de pie
la vida nueva y fuerte del trabajo y paz.
Juntos con ellos cantemos de pie
la vida nueva y fuerte del trabajo y paz.
Viva España, alzad los brazos, hijos
del pueblo español,
que vuelve a resurgir.
Viva España, alzad los brazos, hijos
del pueblo español,
que vuelve a resurgir.
Gloria a la Patria que supo seguir,
sobre el azul del mar el caminar del sol.
Gloria a la Patria que supo seguir,
sobre el azul del mar el caminar del sol.




Roby<^>
Traduzione italiana

Viva Spagna, alzate le braccia, figli
del popolo spagnolo,
che ritorna a risorgere.
Gloria alla Patria che ha saputo seguire,
sopra l'azzurro del mare il camminare del Sole.
Gloria alla Patria che ha saputo seguire,
sopra l'azzurro del mare il camminare del Sole.
Trionfa, Spagna! Le incudini e gli ingranaggi
cantano al ritmo,
dell'inno della fede.
Trionfa, Spagna! Le incudini e gli ingranaggi
cantano al ritmo,
dell'inno della fede..
Tutti con loro in piedi, canteremo
la nuova vita forte di lavoro e pace.
Tutti con loro in piedi, canteremo
la nuova vita forte di lavoro e pace.
Viva Spagna, alzando le braccia, figli
del popolo spagnolo,
che si rialza di nuovo.
Viva Spagna, alzando le braccia, figli
del popolo spagnolo,
che ritorna a risorgere.
Gloria alla Patria che ha saputo seguire,
sopra l'azzurro del mare il camminare del Sole.
Gloria alla Patria che ha saputo seguire,
sopra l'azzurro del mare il camminare del Sole.

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