mercoledì 23 novembre 2011

Recensione di "La scomparsa di Majorana"

“Dove la Verità possa condurre, è forse cosa che turba lo scienziato?”
Due Siciliani sono gli uomini di questa documentazione saggistica: l’uno, Majorana, perché ne è il protagonista, l’altro, Sciascia, perché ne è l’autore che, da sempre affascinato dai romanzi polizieschi, colora di giallo l’enigmatica, misteriosa scomparsa del fisico. Il 26 marzo 1938 Majorana decide di mettere in atto il suo piano di “rinuncia alla vita” o, come vuole far credere la polizia del fascismo, tramite il suicidio, oppure, come ipotizza Sciascia, attraverso una fuga silenziosa in un convento campano. Ciò che però è importante in questa vicenda, non è solo la fine della turbata vita di un geniale fisico, ma soprattutto le ragioni che si nascondono dietro un semplice gesto. Probabilmente esse vanno ricercate nella provocatoria domanda che si dovrebbe porre ciascun uomo di scienza: “dove la Verità possa condurre, è forse cosa che turba lo scienziato?”. Majorana, sempre più insofferente della fama costruita dalla sua stessa intelligenza, intravede prima di chiunque altro l’orrendo traguardo e la potenza distruttrice della bomba atomica e per questo si sente intrappolato in uno spaventoso destino. Rivendicando la sua libertà di uomo in un ultimo e unico atto di coraggio e di rifiuto, egli riesce contemporaneamente a fuggire dalla sua stessa normalità e dalla “pericolosa e micidiale” meccanismo della ricerca. Sciascia, mostrandoci quanto il costruttore della gabbia della scienza ne possa rimanere prigioniero tanto da dover “rinunciare come uomo per tacere come scienziato”, descrive il tragico dilemma di un individuo che si sente sottratto della propria identità per opera di una realtà egoista, minacciosa, volta a un progresso, che non è solo fittizio ma anche pericoloso. E se oggi l’umanità si trova a vivere davanti a un muro, è proprio a causa di una scienza cieca che pretende di comandare la natura senza obbedirle. Grazie ai due Siciliani per avercelo mostrato.

20/01/2008 Vera Matarese
Originale: https://sites.google.com/site/phiperfilosofia/recensione-la-scomparsa-di-majorana-di-sciascia

Nessun commento:

Posta un commento