venerdì 11 novembre 2011

Semplicemente Gilles

Gilles Vileneuve è uno di quegli sportivi che non sei mai sicuro se siano esistiti davvero o siano il frutto meraviglioso di una qualche mitologia. Il pilota canadese è forse l'ultimo esempio della formula 1 “eroica”, che regalava spettacolo pur (o forse proprio per questo) senza avere un giro d'affari grande quanto quello odierno. Ad alimentare il mito di questo pilota contribuisce il fatto che la sua vita sembra un film scritto dal più abile degli sceneggiatori. Villeneuve nasce in Canada il 18 gennaio 1950 a Saint Jean sur Richelieu e visse l'infanzia nella vicina città di Chambly. Durante l'adolescenza si possono ricordare due episodi che danno la giusta idea di chi era veramente Gilles Villeneuve: a quindici anni rubò la Pontiac del padre e la spinse a 170 Km/h sotto la pioggia, risultato: uscì di strada e andò a sbattere contro un palo distruggendo la macchina ma rimanendo incolume. L'anno dopo, munito di regolare patente, si stava recando in un paese vicino a trovare una ragazza che le piaceva; stava per superare un'auto quando questa accellerò in segno di sfida: per Gilles era un invito a nozze e subito si lanciò all'inseguimento. La sfortuna volle che una mandria di mucche attraversasse la strada e costrinse le due auto a una brusca frenata. Villeneuve finì in un fossato e si prese otto punti di sutura sulla testa. L'incoscienza dimostrata in queste ed altre occasioni saranno l'ingrediente vincente della sua carriera in formula 1 ma prima di arrivare a quei livelli la strada era ancora lunga. Il primo assaggio di agonismo lo ebbe a diciassette anni, non in una corsa di macchine, bensì in una di motoslitte. Infatti dato il rigido inverno e le copiose nevicate le motoslitte erano ll'unico mezzo per muoversi e i produttori organizzavano gare aperte a dilettanti e team professionisti. Villeneuve partecipò ad alcune gare della sua zona mettendosi in mostra tanto da venire ingaggiato da un team professionista la skiroule , tra il 1969 e il 1970. Nel 1971 passò ad unaltro team col quale divenne campione del Quebec e campione del mondo per la categoria 440 cc.
Nel 1973 il suo talento per le motoslitte passò al servizio delle macchine. Frequentò la scuola per piloti di Jim Russel, ottenendo in breve tempo la licenza di pilota. Nello stesso anno partecipò al campionato del Quebec di formula ford con una macchina vecchia di due anni; ciononostante vinse sette gare su dieci, conquistando il titolo. Nel 1974 approdò alla formula atlantic, la categoria più importante del Canada ma alla quarta gara fece un grave incidente che gli causò la frattura ad una gamba in due punti. Alcuni mesi dopo tentò di riprendere le corse ma il dolore gli impedì di portarle a termine. Il bilancio della sua prima stagione di formula Atlantic fu dunque disastroso con l'unico dato positivo il terzo posto ottenuto all'esordio. Nel 1975 rischiò di non poter correre a causa di una crisi finanziaria, ma lo salvò la skiroule che lo reingaggiò per correre con loro, Villeneuve accettò a patto che questi lo avessero sponsorizzato nell'imminente stagione di formula Atlantic. In quella stagione vinse la sua prima gara in quella categoria e concluse il campionato in quinta posizione.
La stagione 1976 la corse nella Ecurie Canada ed ebbe come tecnico Ray Wardell che in precedenza aveva lavorato per gente come Niki Lauda e Ronnie Peterson. La stagione fu trionfale dal punto di vista agonistico in quanto Gil vinse sia il campionato canadese che quello nordamericano, nonostante le difficoltà economiche del team che dovette appoggiarsi a Gaston Parent per non fallire. Lo stesso anno a Trois-Rivieres si svolse una gara alla quale parteciparono oltre ai migliori piloti di formula Atlantic alcuni grandi nomi della formula 1 come Hunt ( che di li a poco sarebbe diventato campione del mondo), Alan Jones e altri ancora. La vittoria andò al giovane canadese che impressionò i suoi più esperti rivali e questo fu il vero trampolino di lancio che gli permise di debuttare in Formula 1 l'anno successivo!
Nel 1977 Gil prese parte ad alcune gare del campionato sudafricano di formula Atlantic e poi si cimentò in una nuova categoria: la canadian-american Challenge cup. Ma entrambe le esperienze non diedero risultati positivi; poco importa dato che la gara più importante di quell'anno fu quella del suo debutto in formula 1 il 16 Luglio 1977 a Silverstone. Villeneuve correva con la McLaren numero 40 e partì al nono posto. Durante la gare dovette fermarsi ai box per il malfunzionamento della spia dell'acqua ciononostante rientrò in pista e concluse all'undicesimo posto. Una prova tutto sommato positiva, ma purtroppo non gli vale la conferma in McLaren. Purtroppo per lui, ma per fortuna di altri, e questi altri non sono proprio i primi venuti...
Poco tempo dopo infatti ricevette una telefonata che veniva da lontano, qualcuno che parlava inglese con accento straniero che gli chiedeva se gli sarebbe interessato correre per la Ferrari. Gil pensò a uno scherzo, ma era invece la meravigliosa realtà. Il contratto fu firmato poco dopo il GP di Monza e il pilota canadese avrebbe corso per la scuderia del cavallino le ultime due corse della stagione 1977 e tutta la stagione 1978.
Il 1978 non è una stagione fortunata costellata da numerosi ritiri, ma offre lo stesso numerose prove dell'immenso talento del canadese, e per di più la sua prima vittoria in formula 1 ottenuta l'8 ottobre proprio in Canada. È una vittoria ottenuta con brivido in quanto negli ultimi giri il suo motore faceva uno strano rumore, ma le cose andarono bene per il visibilio dei spettatori e degli appassionati!
Il 1979 è forse l'anno migliore della sua troppo breve carriera, e non solo per i numeri (3 vittorie e il secondo posto nel mondiale dietro al compagno Jody Scheckter) ma anche, e forse soprattutto, per le prestazioni. Ricordiamo per esempio la gara a Zolder. Il 13 Maggio si corre infatti sul circuito belga il 6° gran premio della stagione. Gilles Villeneuve ci arriva dopo 2 vittorie nella terza e quarta gara e in testa al mondiale insieme a Depailler. Il canadese parte sesto in griglia ma è coinvolto in un incidente che lo costringono a una sosta forzata ai box. Rientra in pista ultimo ma è lo stesso capace di una rimonta eccezionale che lo porta al terzo posto e in quella posizione rimane fino a 300 metri dal traguardo. Il podio sarebbe il premio per una rimonta perfetta ma purtroppo a 300 metri dal traguardo gli finisce la benzina e il canadese non termina la gara anche se poi viene classificato come 7°. Se avesse cocluso in terza posizione avrebbe conquistato quei 4 punti che a fine stagione lo avrebbero affiancato al compagno di squadra Scheckter. Il 12 Agosto 1979 è una data che tutti gli appassionati sportivi ricordano: a Digione in Francia si corre una delle più belle gare della storia della formula 1. Villeneuve parte terzo ma con un'ottima partenza si porta in testa rimanendovi per oltre metà gara poi viene superato da Jabouille su Renault che poi vincerà la gara, ma per una volta non è il vincitore che sarà ricordato: infatti durante gli ultimi tre giri si entra nella leggenda: il duello è per la seconda posizione i protagonisti sono il nostro Gilles e il francese Arnoux compagno di squadra di Jabouille. Ci sono sorpassi e controsorpassi, frenate al limite con le due vetture che si toccano più volte, ma i due sono sempre bravi a rimanere in pista, alla fine la spunta il canadese che arriva secondo rovinando la doppietta Renault! Un duello che forse non ha eguali nel passato nel presente e nel futuro. La stagione prosegue condita da grandi partenze e bellissimi sorpassi e tre podi nelle ultime tre gare di cui il primo è il secondo posto a Monza dietro a Scheckter, che vince matematicamente il mondiale; da notare è la sportività del franco-canadese che non attacca il compagno di squadra. La stagione si chiude nella maniera migliore: una vittoria nel gran premio degli USA a Watkins Glen che gli da il secondo posto mondiale.
Dopo questa stagione piena di fasti, il 1980 è un anno negativo per Villeneuve; il pilota è costretto al ritiro 6 volte, e arriva a punti solo in 4 occasioni avendo come miglior risultato un quinto posto.
Va meglio nel 1981 dove ottiene due vittorie consecutive una a Monaco e una in Spagna. La prima è ricordata anche per un grande sorpasso che Gil opera nei confronti di Alan Jones alla Santa Devota.
Un'altra grande prestazione di quell'anno è nel gran premio di casa: in Canada. Gil parte dalla sesta fila, ma è autore di una grande rimonta che lo porta momentaneamente al secondo posto, poi viene superato da Watson e poco dopo piega l'alettone anteriore. Pioveva è la visibilità era quindi minima ma il ferrarista non vuole fermarsi ai box, nemmeno quando l'alettone si stacca completamente. Continua a guidare una macchina ingestibile e arriva al traguardo conservando la terza posizione. Un'altra dimostrazione di carattere e forse di incoscienza che però donano spettacolo al circus e alla storia.
Purtroppo alla quinta gara della stagione successiva, durante le prove Villeneuve si scontra con Mass, la sua Ferrari vola nell'aria e lui ne è sbalzato fuori e cade male. Quella stessa sera Gil viene dichiarato clinicamente morto: sono le 21:00 dell'8 Maggio 1982. Con lui muore anche la formula 1 dei tempi eroici. Villeneuve era quel tipo di pilota che non si può giudicare dagli albi: 6 vittorie, 13 podi questi sono i freddi numeri che non rendono giustizia alla carriera di Villeneuve. Quello che i numeri non dicono infatti è la passione con la quale lui guidava, si divertiva e soprattutto faceva divertire tifosi, appassionati e sportivi in genere. Fuori dalla pista un uomo amabile e tranquillo, dentro la pista grinta, irruenza voglia di dar spettacolo, questi sono gli ingredienti che lo hanno reso uno dei piloti più amati di sempre. Lui ormai è un eroe, che sembra uscito da un film del quale egli stesso dice:<< Io ho avuto il privilegio di essere la comparsa, lo sceneggiatore, l'attore protagonista e il regista del mio modo di vivere>>

Alcuni video(cliccare sopra per vederli):

Villeneuve vs Arnoux(Digione 1979)
Villeneuve su Arnoux e Patrese( GP Monaco 1980)
Vittoria a Monaco 1981
L'ultima vittoria

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